A 3265 metri d’altezza si può arrivare anche senza sognare, basta andare ad alta quota e celebrare i 50 anni della funivia più avanguardista del territorio. Ad aspettare gli avventurieri che amano l’altitudine, due ascensori d’eccezione, navigabili in sicurezza e comodità godendo di un panorama mozzafiato.
Eppure, i tecnici che l’avevano messa a punto si erano mossi con gradualità, pensando a una struttura che fosse in grado di ospitare 400 persone all’ora e non di più. Oggi, a distanza di 50 anni la funivia Marmolada è un corridoio di visite continue tra Malga Ciapela e Punta Rocca, in grado di coprire un dislivello di ben 1800 metri, per un totale di 1000 persone all’ora già nel 2004.
Un successo tutto da festeggiare, che merita una nota positiva.
Funivia Marmolada: la tecnologia che fa bene al turismo
Il complesso strutturale della Marmolada è uno dei più innovativi nell’offerta turistica del settore. Il merito va riconosciuto alla famiglia iconografica Vascellari e a tutti i tecnici che l’hanno resa possibile. Quando montagna e tecnologia sembrano non dialogare affatto, esplode un progetto architettonico di indiscussa bellezza che porta a toccare con mano uno dei siti più belli al mondo, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2009.
In un contesto difficile da controllare, tra economia, turismo e natura, la funivia Marmolada rappresenta una vittoria imprenditoriale che ha conosciuto il vanto di essere ricordata come un’opera monumentale a contatto con la purezza della montagna. Dopo 3 anni di faticoso lavoro, migliaia di visitatori potranno solcare l’ascesa di un percorso tra terra e cielo in soli 12 minuti.
La realizzazione dei due ascensori Rocca e Penia compete a Otis, un’eccellenza mondiale. La progettazione e il coordinamento dei lavori, invece, sono stati affidati rispettivamente allo studio G22 Project Srl e all’impresa Metal Ritten.
Nel piano di mezzo del terzo tronco, a Punta Rocca, è possibile visitare una mostra fotografica che racconta la storia della nascita di questa funivia: dal progetto iniziale al suo progressivo sviluppo.
Toccare i 3265 metri sopra il cielo con due ascensori straordinari
Un box in vetro, supportato da elementi connettivi in acciaio, realizza gli ascensori della ferrovia Marmolada che condurranno i visitatori da Punta Rocca direttamente al ghiacciaio. Per accedervi non sarà più necessario affrontare le quattro rampe di scale precedenti, basta farsi trasportare da Rocca e Penia, i nomi che sono stati assegnati per rievocare le cime più alte della Marmolada.
Ciascuno ha una capienza di 42 persone e da il benvenuto ai visitatori con ampie porte in vetro e bellissime cabine panoramiche che mostrano la maestosità imperiale delle dolomiti. La fine della corsa regala un’emozione a perdifiato, perché si apre direttamente sulle piste. Scelta particolarmente apprezzata dagli sciatori. E per chi preferisse ancora le scale, è possibile avvalersi di una scalinata interna parallela, parimenti panoramica, che si evolve intorno alla struttura.
Marmolada: turismo e cultura in funivia
La missione di rendere giustizia alle meraviglie naturali delle catene montuose delle dolomiti è stata compiuta. Grazie al lavoro di tutti gli interessati a questo progetto è stato possibile realizzare un’opera che permette di arricchire il proprio patrimonio culturale, inserendo a calendario numerose offerte turistiche.
Grazie alla funivia Marmolada, in occasione dei suoi 50 anni, sarà possibile godere di una serie di eventi estivi e invernali: dall’ammirazione dell’alba a colazione, all’aperitivo ad alta quota, vi sono molte ragioni per annotare questo sito tra i luoghi imperdibili, da visitare. Degne di menzione sono anche le escursioni attive per principianti e le organizzazioni sportive per gli appassionati di sci, come il Dolomiti Superski.
E per finire, gli amanti della storia d’Italia potranno visitare il Museo della Grande Guerra più alto d’Europa, a quota 3000 metri, sul secondo tronco della funivia a Serauta. Prenotando per tempo, con l’ausilio di una guida turistica, è possibile entrare al museo celebrando i soldati in trincea ai tempi del conflitto mondiale.
Un percorso tutto da scoprire, che mostra reperti italiani e austro-ungarici, in commemorazione dei nostri caduti. In più, con un affaccio speciale, si potrà fare un salto indietro nel tempo e solcare la Zona Monumentale Sacra: i luoghi dove i nostri militari hanno combattuto, contribuendo a scrivere le date di quegli anni che ci appartengono e non dimenticheremo mai.
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