Saprai bene che dal 2011 l’Inps ha stabilito che un individuo può prendere la pensione di vecchiaia raggiungendo il numero richiesto di contributi, che parte da un minimo di vent’anni. Inoltre, l’età minima per andare in pensione è di 67 anni di età. Se desideri avere la liquidazione pensionistica in anticipo, dovrai iscriverti a un fondo per la pensione integrativa. Solo così avrai la possibilità di accedere al tuo fondo di pensione maturato in anticipo rispetto alle normative generali. Una delle forme pensionistiche complementari a cui puoi aderire è RITA. Ma di cosa si tratta precisamente?
Cos’è RITA e come accedervi?
È chiaro che bisogna aver maturato almeno vent’anni di contributi prima della propria richiesta dell’adesione a RITA. In pratica potrai percepire ciò che hai maturato nel fondo pensionistico fino al momento in cui avrai raggiunto tutti i requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia dell’Inps. Se si ha già pensato alla parte burocratica e hai svolto le dovute procedure, per ottenere la pensione con RITA sarà sufficiente contattare direttamente il fondo al quale si è aderito.
In termini generali, puoi richiedere la liquidazione anticipata pensionistica con un anticipo di massimo 10 anni e devi essere obbligatoriamente disoccupato. Per avere la pensione integrativa con un anticipo di 10 anni devi essere stato inoccupato per almeno due anni antecedenti alla richiesta e non puoi avere un’età inferiore ai 57 anni. È importante sottolineare che è vero che, per richiedere la RITA bisogna essere inoccupati, ma è altrettanto vero che una volta fatta la richiesta e ottenuto il riconoscimento della pensione, con RITA l’individuo può tornare a lavorare normalmente. La disoccupazione, quindi, è necessaria solo nel periodo precedente alla richiesta.
Conviene accedere alla pensione con RITA?
Come capire se conviene accedere alla pensione con RITA? La risposta è semplice: se hai un’età avanzata e sei disoccupato, potrebbe essere un vantaggio per te esserti iscritto anticipatamente a un fondo per la pensione integrativa. Infatti, potrebbe risultare difficile continuare a lavorare una volta raggiunta un’età avanzata, ma anche trovare un nuovo posto di lavoro dopo aver perso quello precedente. Bisogna sicuramente valutare il fatto che in questo modo si ha una garanzia in più nel caso in cui si restasse senza lavoro ad un certo punto della vita. Ma è chiaro che ci sono anche degli svantaggi, in primis quello di ridurre la rendita che il lavoratore raggiungerebbe, senza all’adesione ad una forma pensionistica integrativa, una volta raggiunta la pensione di vecchiaia. Inoltre, se non si versa un capitale consistente nel fondo complementare, la rendita mensile potrebbe essere bassa.
Requisiti per accedere alla pensione anticipata con RITA
Ovviamente, per poter accedere alla pensione con RITA dovrai soddisfare determinati requisiti. Precisamente, i beneficiari si dividono in beneficiari A e beneficiari B. Ognuna di queste categorie di beneficiari deve soddisfare specifici requisiti. Per entrambe le tipologie di beneficiari l’attività lavorativa deve essere cessata, così come si è spiegato in precedenza. Un beneficiario A deve perfezionare l’età anagrafica per ottenere la pensione dell’Inps entro i successivi 5 anni dalla cessione della sua attività lavorativa. Il beneficiario B, invece, deve fare ciò entro i 10 anni successivi all’inoccupazione. L’inoccupazione deve estendersi in un periodo superiore ai 2 anni. La partecipazione a forme pensionistiche complementari deve essere pari o superiore a 5 anni per entrambe le tipologie di beneficiari.
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