Un tema delicato per gli appassionati del genere, è sicuramente come poter gestire i futuri ricambi della pit bike acquistata, sia online che fisicamente.
L’acquisto della Pit Bike si fonda, tipicamente, su due elementi di valutazione differenti: il primo riguarda il modello adatto, il secondo il costo della moto. Secondo Mobster, rivenditore unico della marca YCF in Italia e fornitore di pezzi di ricambio per pit bike online, ci sarebbe un terzo fattore da valutare: le spese future per ricambi.
Facciamo un passo indietro, a quello che è il mondo delle pit bike. Si tratta di minimoto particolari, con una storia tanto incredibile quanto affascinante. A differenza di quanto si possa comunemente immaginare, le Pit Bike, non nascono come moto commerciali.
C’è un lasso di tempo, di circa una decina di anni, dalla prima apparizione in Cina e la messa in commercio sul territorio statunitense. Le Pit Bike, infatti, nascono come muletto all’interno dei paddock perché garantivano, grazie alla loro particolare costituzione, di spostarsi velocemente ma senza rischi, in posti enormemente affollati.
Non esiste una versione unica, poi, sulla loro effettiva prima diffusione, infatti si tende ad associare la loro progettazione alla prima casa produttrice che le ha lanciate, la Honda, con scarsi risultati almeno fino ai primi anni duemila.
Ad un certo punto, il gusto del consumatore cambia e si assiste al vero e proprio boom di queste moto e arriviamo ad un punto che ci interessa e che è legato al titolo dell’articolo, cioè il momento in cui tante case produttrici e non solo, entrano sul mercato.
Il mercato diventa più eterogeneo, mentre il fenomeno si diffonde in tutto il mondo, Italia compresa, diventando un cult degli appassionati del genere.
Non è necessaria la patente e non si paga il bollo, di contro non è possibile guidare la pit bike su strade pubbliche.
Questa serie di aspetti, comporta che ci siano mini moto di grande valore, certificate e riconosciute, ma altre che non lo siano e che, anzi, abbiano una durata molto breve.
Ecco perché, nella scelta di acquisto, riteniamo opportuno, seguendo quanto detto prima da Mobster, valutare anche la facilità di reperire i pezzi di ricambio per la pit bike.
I ricambi per pit bike: quanto costano e dove trovarli
Come anticipato, nel costo di una pit bike, sarebbe opportuno includere anche l’analisi sulle spese future. Ti proponiamo un esempio.
Acquisti una pit bike non riconosciuta da un privato, il suo costo è oggettivamente conveniente, magari poche centinaia di euro, e così hai risparmiato parecchio. Dopo qualche mese, cominciano i primi acciacchi e devi intervenire sui ricambi. Ricambi di quel tipo non esistono o devono essere importati da lontano, e spendi costantemente e parecchio sui pezzi per la tua pit bike.
Facendo una somma conclusiva, in pratica, avrai perso tutto il risparmio e il tuo costo di mantenimento sarà estremamente elevato da sostenere. Possiamo dire, non un buon affare.
Se facciamo questo appunto, è perché si tratta di una casistica molto frequente e ci è stato chiesto addirittura di parlarne.
Il nostro consiglio è di affidarsi ad un rivenditore autorizzato, di qualunque marca preferiate, che possa darvi reali garanzie sulla qualità del prodotto ma anche sulla reperibilità dei ricambi della pit bike.
Non è così difficile oggi, perché così come sono aumentate le possibilità di un acquisto errato, sono aumentate le disponibilità online e gli shop online oggi sono sicuri e affidabili. Per cui, visitare un sito web e leggere di ricambi, disponibilità e tempi di consegna, è un bel valore aggiunto per la tua decisione.
Ci auguriamo di averti fornito spunti di valutazione utili e chissà, magari ci incontriamo in pista!
Correlati
Malocclusione di seconda classe: cos’è e trattamento
Mazda EZ-6 sbarcherà anche in Europa
Idratazione viso: i vantaggi di questo trattamento durante l’estate