23 Aprile 2024

Domegge di Cadore

Tutto il meglio delle Dolomiti e del Cadore

Cosa fare in estate/autunno a Domegge di Cadore e dintorni

Lontano dai rigori dell’inverno il Cadore svela tutta la bellezza della sua natura rigogliosa, delle sue cime aspre e dei boschi. Nascosta in angoli che si svelano d’improvviso ci sono torrenti impetuosi e laghi dalle acque cristalline che si raggiungono con gli stessi sentieri che durante la prima guerra mondiale sono stati il teatro di eventi orribili, ma che ora sono tornati ad essere un luogo splendido di pace.

Troverete ad accogliervi borghi antichi dove la tradizione incontra la modernità in maniera armonica, con botteghe artigiane e grandi marchi internazionali della moda e dello sport. Partendo da Domegge di Cadore, potrai scegliere tra tantissime attività adatte a sportivi, amanti della cultura e anche a famiglie con bambini piccoli.

Trekking ed escursionismo

Fin dall’inizio del ‘900 queste zone sono state la meta preferita dei primi alpinisti ed escursionisti che hanno provato ad affrontare la durezza delle montagne, contribuendo a creare la fama delle Dolomiti come una delle zone più belle da visitare in cui mettersi alla prova.

Il Cadore infatti offre una orografia tutta particolare, che alterna zone quasi pianeggianti con boschi, pascoli e prati a punti di montagna severa e quasi inespugnabile, con vette che passano i 3000 metri di altezza.

È un territorio molto invitante per chi ama l’escursionismo. È proprio grazie ai suoi visitatori che adesso tutti gli itinerari sono tracciati con il segnavia bianco-rosso e il numero del sentiero.

Si deve ricordare che è importantissimo, se non ci si avvale di una guida locale, procurarsi una mappa dei sentieri almeno 1:25.000 per non perdersi tra le montagne, anche perché quando cala la sera anche in estate le temperature crollano.

La mappa è anche indispensabile per identificare gli elementi del paesaggio, necessari per l’orientamento che in un terreno così difficile è facile perdere rapidamente.

Cadore in bicicletta

Il Cadore però non è soltanto montagne scoscese e ardui pendii, ma offre tantissimi percorsi adatti a tutti i livelli per chi ama la bicicletta, visto che ci sono falsi piani non troppo impegnativi anche per i più piccoli e i principianti. Troverete anche zone con percorsi attrezzati da fare in mountain bike per gli sportivi più pronti a mettersi alla prova.

Visitare il Cadore in bici è un’esperienza a 360° che coinvolge dure prove su sentieri attrezzati anche per fare downhill, oppure un approccio più rilassato che vi permetterà di visitare i borghi e scoprire le sue tradizioni con percorsi tranquilli, che si possono fare anche in famiglia, senza alcun bisogno di guide.

Potete alternare percorsi su asfalto e sterrati visitando la valle del Boite e i suoi borghi, con la possibilità di raggiungerli sia attraverso la strada che con sentieri speciali ed attrezzati, direttamente nella tranquillità del bosco e soprattutto dotati di tutti i cartelli di necessari per non perdersi.

Aree attrezzate per bambini

Il Cadore offre anche tantissime aree attrezzate per bambini e sportivi con parchi a tema, strutture attive sia in estate che in inverno all’aperto e al chiuso.

Molti dei parchi sono di libero accesso ed attrezzati con panchine e aree relax, oltre che tutti i giochi in legno e in plastica per i più piccini. Sono disponibili anche parecchie strutture per sport non di montagna, come per esempio calcetto e tennis su sintetico aperte tutto l’anno, ed aree attrezzate sparse nei vari comuni per un momento di relax in famiglia, con chalet, bar e ristoranti.

Passeggiate e trekking per i piccoli

Per venire incontro alle esigenze delle famiglie, anche con bambini molto piccoli, il Cadore è completamente attrezzato con sentieri tra prati e boschi, preparati appositamente per poter essere percorsi anche con il passeggino e segnalati dall’apposita cartellonistica.

Qua troverete prati in cui ammirare i meravigliosi fiori dell’estate, che rendono coloratissimi i prati contro cui si stagliano vette scoscese e gigantesche.

Nelle giornate più tranquille non sono rari gli incontri con la fauna selvatica del Cadore che è piuttosto abituata alla presenza dell’uomo e se ne mantiene a distanza di sicurezza.

Un’occasione eccezionale per introdurre i più piccoli al rispetto per la natura, vedendo gli animali direttamente nel loro habitat. Tutti I percorsi dedicati al trekking per i piccoli si trovano vicinissimi ai centri abitati, ma conducono rapidamente in zone dove regna il silenzio e la pace, per poter apprezzare la bellezza della natura.

Ferrate

Anche in estate l’attrattiva principale del Cadore sono le sue vette e le montagne, che possono essere esplorate da alpinisti e rocciatori esperti, meglio se accompagnati dalle guide.

Si tratta di percorsi su roccia con corde fisse e ponticelli, oltre che scalette di ferro e sono dedicate ad un pubblico di persone esperte di montagna, che vogliano provare a cimentarsi anche in percorsi più complessi rispetto al semplice trekking.

Per questo tipo di avventura però occorre l’imbracatura completa per cosce e fianchi e oltre al caschetto, il set per ferrata che è formato da corda e fettuccia, detti longe, moschettoni e dissipatore. Non si può accedere alle ferrate senza rispettare le norme di sicurezza europee.

Inoltre se avete intenzione di esplorare questi percorsi avventurosi è assolutamente indispensabile informarsi sulle condizioni del tempo, che qua anche la bella stagione possono variare bruscamente e rendere impossibile il ritorno anche per parecchi giorni.

Da controllare sono soprattutto le condizioni della ferrata , che viene costantemente controllata dalle guide ma che può subire danneggiamenti improvvisi a causa del maltempo e dei fulmini.

Cime delle Dolomiti

Ogni alpinista vorrebbe conquistare le cime delle dolomiti nel Cadore che all’alba e al tramonto si tingono di rosso con le loro enormi guglie scoscese che sembrano uscire come denti dalla montagna.

Le dolomiti devono il loro nome al naturalista Dolomieu che alla fine del settecento ne studiò la roccia, aprendo la via alla scoperta che in realtà si tratta di un antico fondale di un mare tropicale, sollevato dalle immense forze geologiche che hanno creato l’arco alpino.

Frequentate sin dalla preistoria, con le prime tracce che risalgono all’età del bronzo, hanno visto insediamenti romani, celti, longobardi e sono sempre state un punto strategico di confine. Le cime sono state dichiarate il 26 giugno 2009 patrimonio dell’umanità dell’Unesco.

Dalla seconda metà dell’800 inizia la storia dell’alpinismo sulle Dolomiti e da qua comincia la loro fama turistica che ha aperto al Cadore grandi possibilità, permettendogli al tempo stesso di mantenere intatta la sua natura selvaggia.

Per affrontare le cime delle Dolomiti e però indispensabile rivolgersi ad una guida esperta, perché il rischio di restare bloccati dal maltempo o di perdersi è altissimo e bisogna essere grandi esperti di questa zona per avventurarsi senza l’ausilio di personale qualificato.